Descrizione del Progetto
Di violenza si parla poco. Ma sempre di più ci sentiamo assediati. Dalla cronaca che parla di crimini commessi tra persone che hanno relazioni familiari, rapporti di vicinato, legami consolidati, agli studi e le ricerche che parlano di emersione della questione della violenza intrafamiliare. Dalla percezione che all’interno degli spazi pubblici basta un nulla a trasformare una banale contrapposizione in un conflitto violento, al veder rappresentata nelle trasmissioni televisive la violenza delle parole, dei gesti e delle immagini.
Si ritiene che nella popolazione sia latente un bisogno di sensibilizzazione e di conoscenza più approfondita del fenomeno della violenza di genere che è un problema soprattutto culturale e pedagogico: affrontarlo allora significa avere gli strumenti per riconoscerlo, analizzarlo nelle sue cause, manifestazioni e conseguenze per poi trovare le strategie più efficaci per intervenire o, se possibile, per prevenire.
In questo senso, particolare attenzione meritano le fasce giovanili, sulle quali si ritiene opportuno implementare un lavoro di prevenzione primaria finalizzata alla promozione della costituzione di una conoscenza del fenomeno violenza di genere, delle sue forme di manifestazione, delle caratteristiche che lo contraddistinguono, delle condizioni di vita nelle quali si ritrovano le persone in esso coinvolte in particolare per la violenza sui minori e la violenza sulle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale.
Destinatari del Progetto
Studenti delle classi III, IV e V degli istituti superiori del Veneto.
Obiettivi del Progetto
La rilevata presenza del fenomeno della violenza di genere ed in particolare della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale ha evidenziato i seguenti bisogni:
l’interesse e la curiosità dei giovani del territorio a ricevere un’informazione essenziale e significativa in un ambito che suscita grande interesse e desiderio di “saperne di più”, per uscire da luoghi comuni e pregiudizi e per sentirsi in grado di esprimere liberamente il disagio che si vive connesso alla presenza del fenomeno;
la necessità di rapportarsi ai giovani sempre più con un modello di cittadinanza attiva, che partecipa alla comprensione delle dinamiche sociali dei fenomeni che contribuiscono alla consistente presenza territoriale della prostituzione migrante, condividendo l’esistenza di situazioni di disagio vissute dalle persone costrette all’esercizio della prostituzione;
la necessità di decodificare la violenza nelle sue manifestazioni per poterla riconoscere e potersene difendere, partendo dall’analisi della violenza nelle sue varie forme soprattutto quella trasmessa attraverso i mass media e le rappresentazioni sociali;
la necessità di considerare la domanda di sesso a pagamento, trasversalmente ai temi della sessualità e delle relazioni sociali, e della prevenzione della stessa come tema di confronto con le fasce giovanili presso le scuole del territorio.
Articolazione del Progetto
Il progetto è costituito da un modulo formativo suddiviso in 3 fasi/3 incontri consecutivi (2h/incontro) con la singola classe (tot. 6 ore) ed e’ strutturato in:
1. Prima fase SESSIONE DI STIMOLO
2. Seconda fase VISIONE FILMATO – RESTITUZIONE E RIELABORAZIONE CONTENUTI EMERSI
3. Terza fase SINTESI DEL LAVORO