Progetto WHY

Si chiama WHY (We Hear You), il nuovo progetto Erasmus+ che mira a favorire la partecipazione dei giovani ai processi democratici. Il partenariato europeo è guidato dalla Svezia e include il Belgio, i Paesi Bassi, la Gran Bretagna, la Grecia e l’Italia con la nostra Cooperativa Sociale e la rete ENSA (European Network for Social Authorities).

WHY nasce dalla frustrazione, diffusa tra gli insegnanti e gli operatori sociali che lavorano con i giovani negli enti partner del progetto, riguardo al basso coinvolgimento dei ragazzi nei processi decisionali e alla mancanza di fiducia nelle istituzioni e nei valori democratici. Il deficit di interesse verso la partecipazione civica espone, soprattutto i giovani vulnerabili con minori opportunità, al rischio di emarginazione e genera effetti negativi sulla società che rimane priva della voce dei ragazzi.

Le organizzazioni partner del progetto rilevano che i giovani si percepiscono incapaci di influire nei processi decisionali, anche all’interno dei contesti che li riguardano direttamente come la scuola e la comunità. Questa sfiducia può portare alla discriminazione, all’estremismo politico e religioso, all’abbandono scolastico e lavorativo.

I professionisti che lavorano con i giovani si sono chiesti se il loro approccio fosse adatto a stimolare la partecipazione attiva dei ragazzi nelle decisioni al fine di sviluppare un dialogo inclusivo e democratico. Da questo interrogativo nasce l’esigenza di creare nuovi metodi e strumenti per migliorare la capacità di comunicare con i giovani dai 16 ai 25 anni e di realizzare strutture che sostengano la capacità delle istituzioni democratiche di raggiungere i gruppi giovanili.

Il progetto WHY ha l’obiettivo di identificare e sviluppare nuove pratiche, metodi e strumenti per le figure professionali che lavorano con i giovani e di diffondere i risultati della ricerche e le best practice in piattaforme online e database.

We Hear You prevede l’implementazione di gruppi di lavoro locali in ogni paese partner del progetto, sei meeting transnazionali e un continuo scambio di comunicazioni con particolare attenzione ai giovani a rischio di esclusione.